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23 maggio 2013

Panoramica sulle cere

Introduzione...
Uno degli spignatti più semplici e basilari, che si apprendono quando si è alle prime armi, sono a base di cere. In breve cos'è una cera? E' un lipide, dunque insolubile in acqua, con un alto punto di fusione (variabile a seconda del tipo di cera). Se fusa ha una viscosità relativamente bassa. Può essere artificiale o naturale, se naturale di origine animale o vegetale. Possiamo dunque dividerle in vari gruppi: cere animali, vegetali, artificiali (idrocarburiche).

In cosmetica le usiamo come filmante e/o per dare corpo ed emollienza ad un prodotto, come ad esempio uno stick (un rossetto, un correttore) o per delle matite, eyeliner o mascara, oppure per delle cold cream particolari creme con alta quota di grassi. 



Ecco una panoramica veloce!
Iniziamo dalle più antipatiche, quelle da cui dobbiamo difenderci.
Le cere idrocarburiche: paraffina, microcristallina, minerale (ozorecite e ceresina)
Non mi soffermo più del dovuto, sono cere artificiali, non hanno proprietà dermatologiche degne di nota. Sono materie prime di origine petrolifra/bituminosa. La loro presenza in prodotti cosmetici è dovuta al fatto che possono sostituire le ben più costose cere vegetali/animali. 
Insomma basso costo della materia prima, buona resa nei prodotti cosmetici, se si ignorano ovviamente le controindicazioni. Come abbondamentemente spiegato in rete, anche da persone molto competenti come dalla Dottoressa dermatologa Riccarda Serri rischiamo di non far respirare la pelle, occludere i pori, provocare ulteriori impurità. Pensate ad esempio ad un rossetto con cera minerale, può dare un temporaneo effetto di idratazione, seguito da una secchezza e per di più favorisce l'insorgere di comedoni sul contorno labbra. 

Passiamo a quelle che renderebbero il nostro prodotto no-vegan...

Cere animali: cera d'api, lanolina e spermaceti.
La cera d'api detta anche cera flava o cera alba prodotto da delle ghiandole delle api operaie, viene estratto in apicoltura ed impiegato per cosmetici, farmaci e creazione di candele naturali. Esistono vari gradi di purezza, il colore varia dal giallo al bruno. Le impurità come residui di miele, polline e del favo stesso, possono essere tolte sciogliendo la cera in acqua, i detriti sporcheranno l'acqua e voi otterrete in bel disco di cera (essendo un lipide rimane separato dall'acqua). Generalmente non perde il suo odore/sentore dolce di miele, ragion per cui si consiglia di utilizzare profumazioni e aromi che siano in armonia con queste note regalate dalle api. Se grezza viene sconsigliata in caso di allergia ai pollini, in quanto potrebbe contenerne dei residui.
Punto di fusione: 62°C per la cera grezza, cera sbiancata 70°-72° circa.

La lanolina viene prodotta dalla cute delle pecore, che usano questa sostanza per mantenere il loro vello idratato e protetto. Si estrae attraverso il processo di lavorazione della lana. Questo prodotto è particolarmente emolliente ed ha un potere emulsionante (come del resto la cera d'api). Potrebbe contenere pesticidi, dipende ovviamente dalle condizioni di vita dell'animale da cui è stata estratta. 
Punto di fusione: 36°-42°C

I spermaceti è una sostanza oleosa estratta dal grasso delle balene e dalla testa dei capidogli. Vorrei rassicurare in parte gli animalisti e vegani, spiegando che è una sostanza praticamente rara e molto costosa. Ciò che viene attualmente venduto è un sostituto vegetale, stesso nome, composizione simile ma non uguale.
Punto di fusione: 45°-49°C


Le vegetali vi indico le più diffuse...
Della Jojoba abbiamo parlato qui dunque non intendo aggiungere altro a riguardo, è una cera liquida e viene per lo più trattata come un olio vegetale per via delle sue peculiarità.

La Carnauba è un derivato delle foglie di palma, ha un punto di fusione molto alto, che lo rende ideale per accoppiarle con cere con un punto di fusione inferiore per cercare il giusto equilibrio.
Punto di fusione: 80°-85°C

La Candelilla viene estratta dalle foglie di una pianta messicana, Euphorbia. E' una cera con un punto di fusione medio, molto utile per bilanciare la quota lipidica per ottenere un prodotto solido ma confortevole.
Punto di fusione: 68-70°C
Altre cere...
Le cere vegetali, che devono sostituire soprattutto le animali per chi è vegano o allergico, continuano ad essere sempre di più. A base di fiori, frutte ed altre piante. Cere d'arancio, riso, mimosa, soia, gelsomino e via dicendo. Controllate sempre il punto di fusione e la viscosità, per capire quanto siano valide. Non aspettatevi mai prodotti profumati nonostante le loro origini, una cera alla frutta avrà un vago sentore che si perderà una volta sciolta o mescolata con altri lipidi, tenetelo sempre in conto. 



Punto di fusione 

{ordine crescente di durezza}

Jojoba liquida
Arancio 35-60°
Alcool cetilstearilico 48°
Cetil palmitato 43-53°
Alcool cetilico 49°
Tuberosa 50°
Giapponese 53°
Fiori d'arancio 50-60°
Jasmine 60°
Mandorla 60°
Oliva 60°
Stearina 50-70°
Rosa 60°
Loto 60°
Mimosa 60-65°
Api 62-64°
Bellina 63-73°
Acido stearico 69,6°
Candelilla 68,5-72,5°
Riso 77-86°
Carnauba 82-86°
 



Concludendo...
Dovrebbe essere tutto quello che serve per una buona scelta ed uso delle cere in ambito cosmetico. Un ringraziamento a Paracelso e Lola di AngolodiLola.

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