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09 dicembre 2009

Etichette Cosmetici

Quanti guardando sul retro del prodotto, che adocchiano al supermercato o in profumeria, si sofferma a leggere le piccole scritte, riportate sotto la dicitura "Ingredienti" o "Inci"?! Pochi, probabilmente perché solo una piccola fetta dei consumatori riesce, veramente, a capirci qualcosa. Districarsi tra certi paroloni è praticamente impossibile se non si è del settore! Inutile parlare poi di chi si lascia abbindolare dalle bufale che girano sulla rete e parlano di cose assolutamente false, notizie che allarmano i consumatori senza dati effettivi. Gettare la spugna è sbagliato: come possiamo conoscere il prezzo del prodotto in vendita, così è un nostro diritto e dovere capire cosa stiamo acquistando, leggendo gli ingredienti contenuti nella formula del nostro cosmetico.
Alcuni potrebbero semplicemente dire che si può fare a meno della lettura dell'etichetta sul retro, poiché il sunto degli ingredienti si può intuire già dal nome del prodotto o da una breve presentazione che solitamente si trova sulla confezione stessa. Molti utilizzano questo metodo perché è il più semplice e rapido, effettivamente la "scorciatoia" sarebbe valida se i produttori di questi cosmetici fossero tutti onesti, ma la maggior parte delle volte vengono decantati ingredienti e principi attivi che - se siamo fortunati - sono presenti in formula ma con percentuali irrisorie, mentre si abbondano di materie d'origine petrolifera o sintetica.
Non voglio assolutamente allarmarvi, ma vorrei guidarvi verso l'acquisto consapevole. E' un argomento che non interessa solo a chi ha cuore l'ambiente, come le falde acquifere, ma anche chi vuole prendersi cura del proprio corpo senza avere il dubbio di incorrere in rischi (ahimé a volte anche seri).
Quando apprenderete gli strumenti necessari, per leggere da soli le etichette dei vostri cosmetici, vi accorgerete di quanti ingredienti nocivi vengono rifilati in prodotti decantati come "ecobio" e/o "naturali". Io stessa agli inizi di questa "caccia all'etichetta", sono rimasta più volte basita o addirittura disgustata da alcuni prodotti, anche pensati per bambini, che praticamente erano stati formulati principalmente con scarti di derivazione petrolifera o con elementi del tutto sintetici e per nulla graditi alla pelle. Parlando per l'appunto di pelle, molti ovviamente si chiederanno come mai non hanno sviluppato reazioni allergiche o altri segni di intolleranza ai prodotti "incriminati", la risposta sta nella sensibilità della pelle di ognuno di noi. Persone predisposte potrebbero sviluppare allergie a degli allergeni, mentre altri con l'andar del tempo potrebbero finire ad avere più problemi di quanti non ne avessero in partenza. Un esempio banale potrebbe essere una crema per il viso idratante che secca la pelle appena ci dimentichiamo di applicarla e/o fa comparire comedoni.

Negli ultimi anni, l'effetto "ecobio" ha avuto un boom non indifferente. Abbondano gli store online dov'è possibile acquistare prodotti di nuove e vecchie case cosmetiche, che si dichiarano "ecobio" e a volte fieri sostenitori della condotta ed etica vegana. Spesso è facile leggere a chiare lettere frasi come "Biodegradabile al 98%" "Paraben free" "No siliconi", ma questo non sempre ci protegge dalle fregature. Di pari passo, si sono visti aprire numerosi blog, dove venivano sposate condotte ecobio, analizzando gli inci dei vari prodotti grazie ad un sistema di catalogazione del biodizionario, di cui ormai troviamo addirittura app per smartphone. Per chi ancora non fosse a conoscenza di questo strumento, vi rimando al seguente post [CLICCA QUI]
Direte che basterebbe copiare un'etichetta sul biodizionario o scaricarsi l'app per individuare il prodotto e vedere se viene bocciato o meno. Tutto splendido, ma... Ormai anche le aziende hanno capito il gioco. Ora bisogna essere tutti "verdi", passare questi controlli, che poi il prodotto faccia al caso vostro o non promette assolutamente nulla di ciò che vi è scritto, ma anzi potrebbe risultare deleterio, di sicuro non potrete saperlo senza capire davvero un INCI. Naturale e biologico non è sempre sinonimo di sicurezza, zero allergie, zero reazioni e ottimi risultati su pelle o capelli.

Da un punto di vista etico, questo blog ovviamente non vuole in alcun modo influenzare i lettori: spetta a voi scegliere se utilizzare prodotti a base e/o di derivazione animale, se avere un occhio di riguardo per la biodegradabilità e via dicendo. Con la conoscenza ed i giusti mezzi, saprete fare le scelte adeguate a voi, senza lasciarvi influenzare da pubblicità accattivanti o dalla moda del momento.


Se l'argomento vi stuzzica, troverete tutte le informazioni nell'etichetta "Note di Lettura" o nell'Indice Generale.

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